Le origini di Rocchetta risalgono intorno al Mille. L’insediamento medievale di Rocchetta sorgeva sulla sponda sinistra del Torrente Sisola, con un castello di modeste dimensioni, la “Rocchetta” e, a ridosso di esso, una “villa” ossia un piccolo borgo, a 150 metri di distanza dalla chiesa di S. Antonio Abate, sita a nord del rio omonimo che fluendo dalle Rocche immette le sue acque nel Sisola.

Nel ‘600 Rocchetta assume l’assetto urbanistico che mantiene ancora adesso, sviluppandosi lungo un asse viario unico sul quale si affacciano, allineate sui due fronti, le facciate intonacate delle abitazioni a più piani, dipinte alla maniera ligure, con alcuni bei portoni e passaggi voltati che si aprono sui cortili e sugli orti retrostanti.

Ancora oggi, nonostante i mutamenti avvenuti nel tempo, le costruzioni successive, l’abbandono e l’incuria, alcuni edifici conservano elementi barocchi di pregio nei portali, nei mensoloni che sorreggono i balconi, nei cornicioni e nelle tracce dei decori sulle facciate dipinti con i tipici colori liguri.

Per maggiori informazioni riguardo l’interessante storia di Rocchetta, rimandiamo al sito del comune e, in particolare, a questo documento.

Del comune di Rocchetta Ligure fanno parte le seguenti frazioni: Bregni, Bregni Superiore, Celio, Pagliaro Inferiore, Pagliaro Superiore, Piani di Celio, S. Ambrogio, Sisola


Luoghi di interesse

Palazzo Spinola

Il Palazzo Spinola con i suoi Musei è aperto e visitabile nei giorni feriali dal lunedì al sabato nell’orario di apertura degli uffici comunali dalle ore 8 alle ore 12. La visita guidata del palazzo e dei Musei, in particolare del Museo d’Arte Sacra, va sempre concordata con la segreteria, eventualmente anche in orari diversi. Per gruppi e scolaresche è sempre necessaria la prenotazione.

Il palazzo dispone di spazi, locali e attrezzature utilizzabili per eventi e iniziative promosse dalla comunità, dal comune stesso o da terzi su richiesta. Vasti locali del pian terreno, del piano nobile e del sottotetto, serviti da un ascensore, sono a disposizione e possono essere affittati per motivi culturali, di studio, o visita e promozione del territorio.
L’atrio, data la sua ampiezza e conformazione si presta ad eventi espositivi e mostre/mercato.
Nei piani ammezzati superiori è possibile soggiornare nell’appartamento e nella foresteria che dispone di dieci camere da letto, cucina, servizi, una sala riunioni e un vasto locale mansardato già adibito a spazio teatrale in occasione della permanenza del “Living Theatre”.
Al piano nobile l’antisalone, il salone e le due sale laterali possono essere utilizzati per mostre temporanee, convegni, proiezioni, presentazioni, laboratori, rappresentazioni teatrali e, come avviene da diversi anni nell’ambito dei corsi estivi di perfezionamento musicale, per concerti. Questi locali, che in passato hanno ospitato mostre che hanno attirato un vasto pubblico anche internazionale, si prestano anche ad essere utilizzati da società di catering e wedding planning.

Chiesa Parrocchiale di S. Antonio Abate

La maestosa chiesa, dedicata a S. Antonio Abate, sorge al centro del paese su un ampio sagrato che fronteggia dall’alto di una collinetta la massiccia mole di Palazzo Spinola. Vi si accede tramite una doppia rampa di risalita che parte dal piazzale antistante il palazzo, al centro del quale è collocata la grande fontana col mascherone in marmo, seicentesca come la chiesa.

Musei della Resistenza e della Vita Sociale (Palazzo Spinola)

Il museo è intitolato dal 2003 al comandante partigiano Gian Battista Lazagna, “Carlo”, ideatore del primo “Museo della Vallata e dei Partigiani” realizzato nel 1990.
L’attuale Museo è sorto per iniziativa dell’Amministrazione Comunale con i contributi raccolti, nei suoi vari allestimenti, della Regione Piemonte, della Provincia di Alessandria, della Cassa di Risparmio di Tortona, dell’Istituto di Storia Moderna e Contemporanea dell’Università di Genova, dell’Istituto Storico per la Resistenza di Alessandria (ISRAL), dell’ANPI Val Borbera e del GAL Giarolo Leader.

Diramazione del Museo è il “Centro di Documentazione di Rocchetta Ligure” sorto con l’intento di connotarsi quale luogo di riferimento di tutto quel materiale a stampa e manoscritto proveniente da biblioteche e archivi anche privati, collezioni, corrispondenze, raccolte fotografiche e altro, esistente in valle e relativo alla storia dei luoghi e degli abitanti.
Tra i suoi compiti peculiari ha quello della raccolta e conservazione di materiale documentario segnatamente storico-partigiano, attraverso una piccola biblioteca specialistica di pubblicazioni relative al movimento della Resistenza e un deposito permanente di testimonianze dirette: interviste audio e video, fotografie, materiale a stampa e manoscritto, costituito in larga parte da documenti originali proveniente da raccolte e donazioni anche private e concernenti in modo specifico le Valli Borbera e Curone.

Museo di Arte Sacra (Palazzo Spinola)

Il Museo è una sezione museale distaccata del Museo diocesano di Tortona
Inaugurato da Mons. Martino Canessa nel 2009 é ospitato quale mostra permanente nel palazzo Spinola al piano nobile in due sale che si affacciano sul salone centrale.

La Valle Borbera ha un territorio costellato, a partire dal Medioevo, da chiese e oratori, testimonianza della fede e della devozione dei suoi abitanti attraverso i secoli.
La mancanza di tutela di alcune aree, prive di parroco residente in loco, ha reso necessario progettare l’apertura di una collezione permanente nella Valle. Si è così pensato di trasportare in Museo gli oggetti non più usati nella liturgia per tutelarli e renderli fruibili.

Le opere esposte, che rimangono di proprietà delle parrocchie di provenienza, sono depositate temporaneamente nei locali adibiti a museo d’Arte Sacra di Palazzo Spinola in virtù di una convenzione sottoscritta dalla Diocesi di Tortona, dal Comune di Rocchetta e dalla Comunità Valli Borbera e Spinti.

Le opere sono per lo più inedite, in quanto si è provveduto ad esporre oggetti che i fedeli riconoscono o di cui, al contrario, hanno dimenticato la destinazione d’uso, dipinti e sculture non sempre di grande valore, ma significativi perché volani per la rivisitazione di una storia da riscoprire e di cui riappropriarsi.

L’opera d’arte in museo, pur decontestualizzata dal proprio ambiente di conservazione originario, rimane legata da un filo rosso agli altri oggetti esposti e mentalmente, fuori dal museo, alle parrocchie di appartenenza tramite i pannelli didattici che si trovano lungo il percorso.
Sotto alcune locandine del museo tra cui quella della mostra dedicata all’importante restauro del capolavoro di Felice Giani e alcu ne foto delle opere esposte.


Contatti ed info

Sede del Comune: Via Umberto I, 26

Sito internethttps://www.comune.rocchettaligure.al.it

Facebook: Comune di Rocchetta Ligure


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